Per scegliere il Prosciutto di San Daniele DOP da portare sulla tua tavola ed evitare brutte imitazioni, è necessario conoscere alcuni segni distintivi che caratterizzano questo straordinario prodotto.
Colore
La carne del vero prosciutto di San Daniele è di un colore rosato naturale ed è caratterizzata da sottili striature di grasso bianco candido, che in fase di stagionatura donano l’inconfondibile sapore dolce e delicato.
Zampino
La coscia di un autentico prosciutto San Daniele deve avere la caratteristica forma a chitarra e mantenere lo zampino. Un particolare fondamentale per ottenere una buona stagionatura: lo zampino, infatti, facilita il drenaggio dell’umidità all’interno della coscia.
Marchio
Al di sotto dello zampino, i prosciutti San Daniele presentano un codice identificativo del produttore, il 45 per i prodotti SanDan. Dopo scrupolose verifiche, viene rilasciato dall’Istituto di Controllo e impresso a fuoco sulla cotenna di ogni prosciutto.
Tatuaggi
La coscia di San Daniele deve presentare due tatuaggi: quello dell’allevamento, che identifica il mese di nascita dell’animale e il luogo in cui è cresciuto, e quello del macello, che riporta la sigla PP e il codice identificativo del macello.
DOT
L’ultimo elemento che un buon San Daniele deve avere è il DOT, la data d’inizio della lavorazione. Questo codice viene impresso sulla coscia non appena arriva nello stabilimento di San Daniele e permette di conoscere la durata della stagionatura.
Bontà e salute
Il prosciutto di San Daniele è un prodotto completamente naturale (non contiene né additivi né conservanti), facilmente digeribile ed estremamente nutriente. È infatti una fonte ricchissima di proteine nobili, vitamine e minerali che lo rendono perfetto per chiunque desideri gustare un prodotto buono e sano, anche durante una dieta ipocalorica. La carne di maiale, infatti, non è più grassa come in passato: l’attenta formulazione dei mangimi e il miglioramento dei sistemi di allevamento hanno permesso di migliorare il rapporto tra grassi saturi e insaturi e di portare il contenuto di colesterolo al livello di carni come il manzo, il vitello e il pollo.
Sportivi
Il prosciutto di San Daniele è un prodotto non solo adatto, ma perfetto per chi pratica attività sportive. Oltre alla presenza di zinco, ferro, potassio e selenio, il San Daniele presenta solo grassi monoinsaturi, indispensabili durante il dispendio energetico, e tante proteine essenziali per la fase di recupero dopo l’attività fisica e per il mantenimento di muscoli e tessuti.
Bambini
Un corretto apporto di proteine animali e di vitamina B è fondamentale per lo sviluppo neurologico dei bambini e per la crescita cellulare. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda infatti l’assunzione di alimenti di origine animale già dai sei mesi d’età, per evitare muscoli ipotonici, apatia, crescita ridotta delle cellule nervose. Mamme, preparate sani panini al prosciutto!
Anziani
In età avanzata è davvero necessario escludere dalla dieta i salumi come il San Daniele? Assolutamente no. Il prosciutto di San Daniele, grazie al suo gusto ricco e saporito, aiuta a combattere l’inappetenza degli anziani e a fornire un corretto apporto di proteine che contrastano la perdita di massa muscolare tipica della terza età. Grazie alla sua consistenza morbida, inoltre, la sua carne risulta facilmente masticabile.
Affettatura e conservazione
Affettare il prosciutto crudo manualmente permette di apprezzare pienamente i suoi profumi e i suoi sapori. Per farlo correttamente, però, è utile conoscere la tecnica corretta e disporre degli strumenti adatti.
Strumenti
Innanzitutto il coltello: deve essere dotato di una lama lunga, flessibile e ben affilata, e deve essere accompagnato da un secondo coltellino, a lama corta, per incidere la carne intorno all’osso. È consigliabile affettare il prosciutto poco prima di consumarlo utilizzando l’apposita morsa al posto del tagliere.
Taglio
Una volta eliminata la cotenna e lo stucco superficiale, si può procedere al taglio: un movimento a “seghetto” leggero e continuo, da destra verso sinistra, che interessa l’intera lunghezza della lama. Un’operazione delicata che, fatta a regola d’arte, consente di ottenere fette lunghe, regolari e sottili. Per chi ama la praticità, si consiglia un’affettatrice a lama verticale, preferibilmente a mano, che dovrà iniziare a tagliare il prosciutto sempre dal suo lato più grasso.
Conservazione
Dopo averlo affettato, il prosciutto tagliato deve essere conservato tra i 7 e i 10°C e consumato entro 2-3 giorni. La coscia disossata invece può essere conservata per diverso tempo: è consigliabile farla riposare in frigorifero, nel ripiano più basso. Proteggere sempre il taglio utilizzando un panno di cotone leggermente umido. In questo modo il prosciutto potrà “respirare” senza però assorbire gli odori del frigorifero o sviluppare alterazioni nell’aspetto e nel sapore.
Come gustarlo
Salumi e vino, un matrimonio perfetto. Gli abbinamenti possibili variano dai vini rossi non troppo invecchiati, ai bianchi, alla freschezza delle bollicine. L’importante è mantenere il corretto equilibrio fra il sapore del salume e quello del vino, in modo che quest’ultimo non prevalga mai sulla delicatezza e il profumo del prosciutto.
Prosciutto di San Daniele DOP
Vini bianchi fermi:
Friulano DOC
Pinot Grigio del Collio
Ribolla Gialla
Bollicine:
Trento Brut Rosé
Champagne
Prosciutto di Parma DOP
Vini bianchi:
Malvasia di Parma
Chardonnay dell’Alto Adige
Verdicchio dei Castelli di Jesi
Bollicine:
Franciacorta Brut
Speck Affumicato
Vini bianchi fermi:
Gewurztraminer
Vini rossi:
Lagrein Pinot Nero
Specialità d’Ampezzo
Vini bianchi fermi:
Sauvignon Colli Orientali del Friuli DOC
Friuli Isonzo
Vini rossi:
Vigneti delle Dolomiti Rosso IGT
Pinot Nero DOC
Montepulciano d’Abruzzo